“Theatrum crudelitatum haereticorum nostri temporis” (1587), p. 53

In primo piano a destra sono rappresentati due personaggi, A e B: uno spavaldo soldato ugonotto impegnato a vantare le gesta del proprio esercito vittorioso, insieme a uno dei tanti sacerdoti ai quali erano stati cavati gli occhi e amputati naso e orecchie. Più spostato a sinistra rispetto a questa coppia di personaggi si vede un uomo eviscerato, dato in pasto a un mulo; lo sfondo mostra, a destra, scene di prigionieri che vengono trascinati e precipitati in un posso nella città di Nemausi (Nîmes).

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