Rivista

Fascicoli pubblicati (2011-2022)

2022, 1 (anno XII)

Miscellanea («Horti Hesperidum» 2022, 2). Saggi di Claudio Castelletti,  Francesca Pomarici, Walter Angelelli, Carmelo Occhipinti, Lorenzo Pirazzi, Luisa Tumino, Filippo Duro, Laurence Armando, Rosalinda Inglisa, Emma Santi, Donatella Gavrilovich, Giulia Brandinelli, Carlotta Sylos Calò, Alessandro Valeriani, Maria Beltramini.

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Tracciati di Storia dell’Arte: Paesaggi («Horti Hesperidum», 2022, 1), a  cura di Orfeo Cellura, Maria Giulia Cervelli, Vincenzo Stanziola. Saggi di Caterina Lubrano, Fabio Mari, Chiara Paniccia, Francesca Mari, Lorenzo D’Amici, Cristina Conti, Francesco Guidi, Giulia Brusori, Maria Giulia Cervelli, Eliana Monaca, Emanuela Marino, Vincenzo Stanziola, Maria Barbara Guerrieri Borsoi, Orfeo Cellura, Giulia Brandinelli. Miscellanea: Michele Maccherini, Camilla Parisi, Francesco Grisolia.

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2021, 2 (anno XI)

Pietro Bembo: dalle “città senza pari” alla corte papale, fascicolo monografico di «Horti Hesperidum» (2021, 2), a cura di Giulia Donina e Marsel Grosso (saggi di Barbara Agosti, Valentina Balzarotti, Marsel Grosso, Silvia Ginzburg). La sezione miscellanea contiene articoli di Tania De Nile e Carmelo Occhipinti.

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2021, 1 (anno XI)

Ireneo Affò scrittore e storico dell’arte, fascicolo monografico di «Horti Hesperidum» (2021, 1), a cura di Alessandra Magostini (saggi di Carmelo Occhipinti, Alessandra Magostini, Francesco Gandolfo, Luigi Pelizzoni, Michela Michelotti). La sezione miscellanea contiene saggi di Cristina Conti, Olimpia Ratto Vaquer, Mattia Giancarli, Valentina Catalucci e Barbara Agosti.

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2020, 2 (anno X)

 

La fortuna delle Muse tra scavi, collezionismo e mercato antiquario (secoli XV-XX) fascicolo monografico di «Horti Hesperidum» (2020, 2), a cura di Beatrice Palma Venetucci, testi di Carla Benocci, Beatrice Palma Venetucci, Maria Pia Muzzioli, Maria Mangiafesta. Alla memoria di Antonio Giuliano (pubblicato online il 31 gennaio 2022, dopo ampia revisione).

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2020, 1 (anno X)

«Horti Hesperidum», 2020, 1: Tommaso de’ Cavalieri. Arbitro del gusto nella Roma della seconda metà del Cinquecento. Atti della giornata di studi (Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini, 18 dicembre 2019), a cura di Barbara Agosti e Marcella Marongiu. 

Tommaso de’ Cavalieri (1513/1514-1587), celebre tra i contemporanei per bellezza e cultura, fu ben presto oggetto di critiche malevole a causa del profondo rapporto che lo legò a Michelangelo, e finì presto per essere dimenticato in seguito agli interventi censori di Michelangelo Buonarroti il Giovane, operati sui testi delle rime dell’antenato. Soltanto a fine Ottocento la sua figura si conquistò uno spazio negli studi michelangioleschi, come destinatario delle poesie o dei disegni del grande artista. Dopo un secolo e mezzo, tuttavia, l’ottica michelangelocentrica appare ancora prevalente, e la sua figura di intellettuale, collezionista e politico di primo piano attende ancora una piena definizione. Il proposito di questa pubblicazione è dunque quello di mettere in luce il ruolo da lui giocato nel contesto artistico romano durante la cruciale stagione compresa tra i due giubilei del 1550 e del 1575, attraverso l’approfondimento sulle opere e sui cantieri monumentali che il Cavalieri ispirò o promosse.

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2019, 2 (anno IX) 

Il secondo fascicolo della IX annata (2019) di «Horti Hesperidum» raccoglie, a cura di Carmelo Occhipinti, i saggi ricavati ricavi dalle relazioni presentate al convegno di studi su Leonardo nel Seicento. La fortuna del pittore e del trattatista tenutosi il 22 novembre scorso presso il Museo di Roma, sotto il patrocinio e col sostegno del Comitato nazionale per le celebrazioni dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci. In occasione del convegno veniva presentata la nostra edizione del Trattato della pittura di Leonardo nella redazione della princeps (Parigi, 1651), ora digitalmente disponibile nella biblioteca elettronica di «Horti Hesperidum» oltreché, a stampa, nella nostra collana «Fonti e Testi». Abbiamo pensato di ripubblicarne qui il saggio di introduzione storica, perché era stato esposto in apertura del convegno. Il breve Atlante finale, compilato da Eliana Monaca e Maria Giulia Cervelli, cui si deve il coordinamento redazionale del fascicolo, intende fornire uno sguardo panoramico sui dipinti discussi all’interno dei singoli articoli, che tra Sei e Settecento erano attribuiti a Leonardo.

 

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2019, 1 (anno IX)

Il I fascicolo del 2019 raccoglie gli atti delle giornate di studi (Roma, palazzo Spada, 13-14 marzo 2018) «Quegli ornamenti più ricchi e più begli che si potesse fare nella difficultà di quell’arte». La decorazione a stucco a Roma tra Cinquecento e Seicento: modelli, influenze, fortuna, curati da Serena Quagliaroli e Giulia Spoltore. I contributi sono il frutto di un lavoro seminariale di durata triennale che ha visto coinvolti dottorandi e dottori di ricerca di università italiane e straniere. I casi di studio raccolti sono accumunati da una rinnovata attenzione verso lo stucco e il suo impiego nella decorazione.  Lo studio dell’uso di questo materiale, per molto tempo negletto e relegato tra i parerga ornamentali, ha fornito un’inedita prospettiva dalla quale rileggere la storia di importanti cantieri decorativi, consentendo di avanzare e confermare nuove ipotesi sulla circolazione dei modelli e delle maestranze e di rivedere, sotto nuova luce, lo sviluppo diacronico della decorazione tra Cinquecento e Seicento. Dal punto di vista topografico, Roma è al centro dell’indagine, anche se pari attenzione viene riservata ad altre realtà in rapporto di dipendenza o di reciproca influenza con essa.

Cronologicamente, l’analisi muove dalla riscoperta della tecnica dello stucco bianco per arrivare all’avvio della grande stagione decorativa barocca.

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2018, 2 (anno VIII)

A cura di Rossana Buono e Simonetta Baroni, il II fascicolo di Horti Hesperidum del 2018, intitolato Scritti in memoria di Gillo Dorfles. Essere nel tempo, intende rendere omaggio alla memoria di un grande pensatore che, con la sua lunga e multiforme vita e i suoi molteplici interessi intellettuali, ha conquistato un ruolo centrale nel Novecento.

La grande mostra antologica Gillo Dorfles. Essere nel tempo(Museo MACRO, novembre 2015 – marzo 2016) – curata da Achille Bonito Oliva, ideata e organizzata da Fulvio Caldarelli e Maurizio Rossi, promossa dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura – ha rappresentato l’occasione per ripercorrere oltre un secolo di storia, tra parole e immagini, attraverso una biografia che da personale si è fatta collettiva.

 

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2018, 1 (anno VIII)

In concomitanza con la prima ristampa italiana della Descrittione di tutti i Paesi Bassi di Lodovico Guicciardini, per la prima volta edita ad Anversa nel 1567 ma finalmente riproposta nel 2014 per la collana Fonti e Testi di Horti Hesperidum (a cura di Monia Carnevali e Marco Rossi, con una presentazione di Franco Salvatori e nota prefatoria di Carmelo Occhipinti), si organizzava un convegno internazionale sul tema tema Lodovico Guicciardini nell’Europa del Cinquecento. Letteratura, Arte e Geografia tra Italia e Paesi Bassi, svoltosi nei giorni 11-12 novembre 2015 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e presso il Reale Istituto Neerlandese.  Gli interventi di studiosi di varia formazione, letterati, filologi, storici, storici dell’arte e dell’architettura e geografi sono ora raccolti in volume, nel primo fascicolo di Horti Hesperidum del 2018, curato da Dina Aristodemo e Carmelo Occhipinti. Il convegno si è potuto svolgere grazie all’importante finanziamento che l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ha assegnato ad un giovane studioso, Marco Rossi, curatore dell’edizione guicciardiana.

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2017, 2 (anno VII)

 

Gli atti del convegno Invenit et delineavit. La stampa di traduzione tra Italia e Francia dal XVI al XIX secolo (Roma, 7 giugno 2016), accolti nel quattordicesimo fascicolo di Horti
Hesperidum
(2017, 2), curato da Francesca Mariano e Véronique Meyer,  costituiscono un’importante riflessione sul ruolo della stampa di traduzione, indagato attraverso i rapporti artistici tra Italia e Francia, da sempre ricchi di influenze e reciproci scambi. Analizzando l’attività di editori, incisori e conoscitori o esplorando le possibilità tecniche e didattiche della stampa d’après nella trasmissione di un modello, i contributi riuniti in questo volume indagano le tante sfaccettature di questa tipologia artistica a lungo trascurata dagli studi. L’arco cronologico preso in esame va dalla prima metà del XVI secolo, quando iniziarono a circolare in Italia i modelli incisi della cosiddetta École de Fontainebleau, fino alla fine del XIX secolo, momento di una più ampia diffusione della fotografia, che, partendo dalla Francia, solleciterà dibattiti e nuove importanti sperimentazioni tecniche per la stampa di traduzione in tutta Europa.

In ragione della sua lunghezza, il contributo di Giulia De Marchi, presentato in occasione del convegno, è stato pubblicato  come volume monografico, da considerarsi a completamento del presente volume.

 

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2017, 1 (anno VII)

Dedicato alla memoria di Giorgio Leone, il tredicesimo fascicolo di Horti Hesperidum (2017, I) accoglie gli atti del convegno La Roma di Raffaele Riario tra XV e XVI secolo. Cultura antiquaria e cantieri decorativi (Roma, 2 febbraio 2016), a cura di Luca Pezzuto.

 

 

 

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2016, 2 (anno VI)

Il dodicesimo fascicolo di Horti Hesperidum (2016, II) accoglie gli atti della giornata di studio sul Corpo malatoImmagini nella Storia dell’Arte, svoltasi presso il MACRO, Museo d’Arte contemporanea di
Roma, nel mese di maggio 2015 sotto la responsabilità scientifica di Rossana Buono (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), Simonetta Baroni (MACRO) e Thurid Vold (Università di Oslo). Articoli di Marcella Pisani (L’immagine divina tra Oriente e Occidente. Note sull’iconografia della Dea Madre), Chiara Laquintana (Poetica Barocca di un corpo malato. L’iconografia dalla Gerusalemme liberata del Tancredi ferito), Lara Sambucci (Il dolore negato. Il Parenthyrsus negli scritti di Johann Jpachim Winckelmann), Maria Beltramini (I corpi malati di Firenze), Emanuela Marino (Sulla salubrità delle Acque Albule e del fiume Aniene), Fabio Petrelli (La donna nelle pratiche rituali dell’Italia meridionale. Un’analisi attraverso l’iconografia, la fotografia e la filmografia di interesse antropologico), Thurid Vold (The Sick Body. From Bacteria to viruses. How Munch and Melgaard express disease in their art), Kamilla Freyr (Art and Illness. The question of depression and melancholy in the art of Liza May Post), Ida Bergli Wold e Ida Mari Kristiansen (Diseas related to Body and Soul. The social stigma of mental illness in the art of Vanessa Baird), Stefano Gallo (La pittura metafisica di De Chirico e il corpo malato), Alessandra Magostini (Il corpo che trema: quando la terra si ribella all’uomo), Rossana Buono (Il suono del sangue parla la stessa lingua), Giuseppe Patella (Tra Abiezione e disgusto. Il corpo ferito dell’arte contemporanea), Carlotta Sylos Calò (Personificare la malattia: I tumori di Alina Szapocznikow), Simonetta Baroni (Personificare L’arte come cura: Sculture, Performance, fotografie, video di Hanna Wilke). La sezione miscellanea del fascicolo ospita articoli di Stefano Pierguidi (La ‘Madonna dei Palafrenieri’ di Caravaggio nel contesto della collezione Borghese) e Alberto Manodori Sagredo (Problematiche dell’immagine fotografica della scultura greco-romana stante nella seconda metà dell’Ottocento in Italia). Il nuovo canale telematico di recensioni che questo stesso fascicolo inaugura porge a Carmelo Occhipinti l’occasione di tentare un primo bilancio della mostra sperimentale di quadri tattili da noi organizzata, intitolata Raffaello Correggio Caravaggio: un’esperienza tattile. Sulle orme di Scannelli (Zagarolo, Palazzo Rospigliosi, 19 nvembre – 18 dicembre 2016) e destinata a diventare itinerante (la prima tappa è prevista al Museo di Roma, a Palazzo Braschi, nell’estate del 2017); d’altronde, è doveroso ricordarlo, il sito internet di Horti Hesperidum appare ora interamente rinnovato grazie allo stesso finanziamento ministeriale che ha consentito la realizzazione della mostra.

 

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2016, 1 (anno VI)

 

L’undicesimo fascicolo di «Horti Hesperidum» (VI, 2016, 1, «Studi su Vasari»), curato da Floriana Conte, è dedicato alla memoria di Paola Barocchi (Firenze 1927-2016). 

Preceduti da un Editoriale firmato da Carmelo Occhipinti insieme a Barbara Agosti e Maria Beltramini, e da un’Introduzione di Floriana Conte, vi sono raccolti i seguenti articoli:

Enrico MattiodaLe poesie di Vasari e la dedica delle Vite  a Vittoria Colonna; Antonio Sorella,Primi appunti sulla stampa delle Vite di Torrentino (1550) e dei Giunti (1568); Alessandro NovaVasari e il Ritratto; Guido RebecchiniVasari, Alessandro de’ Medici, le arti e la politica della corteCarmelo OcchipintiLigorio e Vasari. Sulla ‘Pazienza’ di Ercole II d’Este e su Girolamo da Carpi; Chiara LaquintanaConsiderazioni su un disegno poco noto di Giorgio Vasari; Federica KapplerSu Simone Mosca in Santa Maria della PaceCristina Conti, Rosso Fiorentino e Gentile Virginio Orsini a Cerveteri; Maria BeltraminiGiorgio Vasari e l’‘Ornamento dell’Altare’. L’architettura degli oggetti per la decorazione e il culto: il caso di Arezzo. Consulta il fascicolo on line

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2015, 1-2 (anno V)

Il nono e il decimo fascicolo di «Horti Hesperidum» (V, 2015, 1-2), entrambi suddivisi in due tomi, raccolgono i contributi di antichisti, medievisti, modernisti e contemporaneisti che abbiano risposto al call for papers sul tema delle «immagini vive».

Il tomo 1 del primo fascicolo (L’età antica), curato da Ilaria Sforza, introdotto dalla stessa curatrice oltre che da un Editoriale di Carmelo Occhipinti, comprende articoli di Simone Capocasa, Giulia Rocco, Rita Sassu, Ilaria Sforza, Elena Castillo RamÍrez, Chiara Bordino e Anastasia Painesi (vedi gli abstracts).

Il tomo 2 del primo fascicolo (L’età medievale), curato da Carmelo Occhipinti, comprende articoli di Katharina Weiger, Ulrich Hoffmann, Marianne Gilly-Argoud, Elena Filippi, Francesca Corsi e Donatella Gavrilovich.

Il tomo 1 del secondo fascicolo del 2015 (L’età moderna), comprende articoli di Bram de Klerck, Valeria E. Genovese, Daniela Caracciolo, Cristina Acucella, Maria do Carmo R. Mendes, Nina Niedermeier, Alena Robin, Paolo Sanvito, Tonino Griffero.

Il tomo 2 del secondo fascicolo (L’età contemporanea) comprende articoli di Pietro Conte,  Ariana De LucaAlberto Manodori SagredoFilippo Kulberg TaubAlessia De Palma.

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2014, 2 (anno IV)

L’ottavo fascicolo (IV, 2014, 2) curato da Francesco Grisolia (Presentazione), intitolato Studi sul Disegno italiano tra Connoisseurship e Collezionismo (Abstracts), comprende studi e riflessioni sull’attività grafica di diversi artisti di scuola italiana tra il Rinascimento e il Novecento oltre che su nuclei, questioni e personaggi legati al collezionismo di grafica. Troviamo Bernardino Luini, Aurelio Luini e Giovanni Paolo Lomazzo (F. Rinaldi); Rosso Fiorentino, Francesco Primaticcio e Léonard Thiry (L. Armando); Lodovico Cardi detto il Cigoli e Francesco Curradi (C. Garofalo); Aniello Falcone (V. Farina); Domenico Antonio Vaccaro (D. Beccarini); fino al disegno italiano a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta del 20 secolo (C. Sylos Calò). Sul versante del collezionismo, sono presenti indagini sul collezionista Pietro Stefanoni (I. Rossi) e sul fondo di disegni del Museo Civico di Pescia (L. Berretti).

 

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2014, 1 (anno IV)

Il settimo fascicolo (IV, 2014, 1) di Horti Hesperidum, curato da Francesco Grisolia (Presentazione), è intitolato Disegnare a Roma dall’età del Manierismo al Neoclassicismo (Abstracts). Vi sono presentate e discusse svariate testimonianze sul disegno ‘romano’, con particolare attenzione alla produzione grafica di Michelangelo (M. Marongiu), Girolamo Siciolante (A. Ulisse) e Nicolò Martinelli detto il Trometta (M.S. Bolzoni); Giovanni Andrea Podestà (S. Albl), Ciro Ferri e Pietro Lucatelli (K. d’Alburquerque), Francesco Bedeschini, Cesare Fantetti e Ludovico Trasi (L. Pezzuto), Giacinto Brandi (U. Fischer Pace e S. Prosperi Valenti Rodinò) e Andrea Procaccini (G. Zolle); Domingo A.L. Monteagudo (P. Diez del Corral); Tommaso Minardi (S. Ventra), Francesco Coghetti (G. Zavatta) e Francesco Salghetti-Drioli (F. Grisolia).

 

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2013, 1-2 (anno III)

Il quinto e sesto fascicolo (III, 2013, 1-2), curati da Francesco Grisolia, costituiscono un doppio numero della rivista e ospitano un’articolata raccolta di Materiali per la storia della cultura artistica antica e moderna, con l’obiettivo di incentivare il dialogo intersettoriale, proponendo ricerche di studiosi attivi nell’ambito di differenti discipline e contesti artistici e culturali. Ogni contributo si fa testimone, al suo interno, di tale apertura e gli articoli spaziano dalla produzione del mondo antico (S. Capocasa, M. Pisani) alla storia dell’arte e dell’architettura medievale e moderna (A. De Cristofaro, I. Rossi, M. Marongiu, L. Pezzuto, F. Bertini, S. Santangelo, F. Fischetti, G. Bonardi, M. Casadio, F. Grisolia), alle testimonianze della cultura e della critica contemporanee (F. De Tomasi, C. Sylos Calò, M. Del Dottore, D. Minutoli).

 

 

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2012, 2 (anno II)

Il quarto fascicolo (II, 2012, 2) offre, per cura di Elena Granuzzo e Carmelo Occhipinti, una raccolta di studi dedicati ai problemi della esegesi e della tradizione vitruviana in Italia e in Europa tra Cinque e Ottocento (articoli di Paolo Sanvito, Antonio Becchi, Jeroen Goudeau, Elena Granuzzo). Una breve sezione miscellanea è intesa, per lo più, a prosecuzione del precedente fascicolo della stessa annata, che si concentrava sull’esame della varia fortuna dell’Oriente nelle collezioni d’arte italiane tra XVI e XIX secolo (articoli di Valentina Colonna, Riccardo Rosati, Raffaella Picello). Il supplemento al fascicolo contiene le edizioni digitali di scritti di Francesco Algarotti (1742 e 1762), Giovanni Ludovico Bianconi (1779) e Alfredo Melani (1888), che arricchiscono la Biblioteca elettronica di Horti Hesperidum.

 

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2012, 1 (anno II)

Il terzo fascicolo (II, 2012, 1), curato da Beatrice Palma Venetucci, ospita gli atti del workshop internazionale (Frascati, Scuderie Aldobrandini, 13-14 dicembre 2010) sul tema L’Oriente nel collezionismo, a cui hanno partecipato numerosi studiosi italiani (M.P. Muzzioli, I. Della Giovampaola, G. Ghini, A. Palladino, G. Rocco, M. Bonanno, B. Cacciotti,M.G. Picozzi, S. Capocasa, C. Manetta, C. Benocci, A. Magagnini, M.G. Marzi, R. Carloni, L. Sist, A. Capodiferro, M. Mangiafesta, V. Sagaria Rossi, V. Colonna) e spagnoli (R. Olmos, T. Tortosa, P. Rodríguez Oliva, J. Beltrán Fortes, G. Mora, J. García Sanchez, T. Nogales Basarrate, J. Clemente Rodriguez Estevez), di competenze scientifiche assai diverse: archeologi classici, storici, numismatici, topografi, orientalisti, storici dell’arte, islamisti.

 

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2011, 2 (anno I)

Il secondo fascicolo (I, 2012, 1) accoglie gli atti della Giornata di studio su Primaticcio e le arti
alla corte di Francia, svoltasi a Pisa, alla Scuola Normale Superiore, i giorni 10 e 11 ottobre 2008, in onore di Paola Barocchi e Sylvie Béguin (scritti di: L. Armando, M.-N. Baudouin-Matuszek, O. Bonfait, E. Carrara, S. Frommel, D. Gallo, M.M. McGowan, C. Occhipinti, D. Panzironi, M. Passini, Ph. Sénéchal).

 

 

 

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2011, 1 (anno I)

Il primo fascicolo (I, 2011, 1) della rivista Horti Hesperidum. Studi di storia del collezionismo e
della storiografia artistica
accoglie, a cura di Carmelo Occhipinti, gli atti della Giornata di studio su Pirro Ligorio e la storia, svoltasi a Pisa, alla Scuola Normale Superiore, i giorni 28-29 ottobre 2007 (scritti di: Lucia Franchi Viceré, Patrizia Serafin, Ginette Vagenheim, Claudio Castelletti, Beatrice Palma Venetucci, Frédèrique Lemerle, Yves Pauwels, Alessandra Pattanaro, Irene Lombardo).

 

 

 

 

La rivista (ISSN 2239-4141) è pubblicata sotto il patrocinio del Dipartimento di Beni culturali, musica e spettacolo presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Prima della pubblicazione gli articoli sono sottoposti alla valutazione di referees anonimi. Di ogni fascicolo è disponibile, su richiesta, la versione cartacea, elegantemente rilegata in volume per  conto di UniversItalia. Per acquistarne una copia o per abbonarsi alla rivista è sufficiente seguire le indicazioni riportate qui:

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