Jean Baptiste-Louis Romé de l’Isle, Collezione Davila [1767-1768], a cura di S. Capocasa

Jean Baptiste-Louis Romé de l’Isle, Collezione Davila, a cura di Simone Capocasa, Saggi introduttivi di Beatrice Palma Venetucci e Simone Capocasa, Prefazione di Carmelo Occhipinti, Fonti e Testi di Horti Hesperidum, Roma, UniversItalia 2017.

L’inventario della raccolta Dávila, redatto per iniziativa di Jean Baptiste-Louis Romé de l’Isle nel 1767-1768 prima che ne avvenisse la dispersione, è ora finalmente disponibile, e liberamente accessibile on line, nella biblioteca elettronica di Horti Hesperidum grazie all’impegno di Simone Capocasa, archeologo formatosi a Tor Vergata, e grazie alla partecipazione degli studenti che hanno frequentato il mio Laboratorio di Fonti per lo Studio della Storia dell’Arte. Testo ricchissimo e di lettura gradevole, utile anche solo da consultare secondo i più disparati interessi scientifici, archeologi o storico-artistici, l’inventario ci restituisce un’idea davvero impressionante dell’ingente patrimonio di oggetti, Naturalia ed Artificialia, raccolti da Dávila e da lui poi in gran parte donati a re Carlo III, che li destinò al Real Gabinete de Historia: ragion per cui essi si trovano oggi conservati nel Museo Arqueologico National de Madrid, come Capocasa e Beatrice Palma Venetucci hanno accuratamente dimostrato nei loro saggi di introduzione al presente volume. Ma per diversi di quegli oggetti lo stesso Dávila vantava una provenienza illustrissima, nientemeno che dalla famosa collezione del conte di Caylus il cui Recueil, letto in parallelo con l’inventario Dávila, ha consentito a Capocasa e alla Palma Venetucci svariate, preziose identificazioni. C’è ancora molto da lavorare sugli oggetti rinascimentali e seicenteschi, sulle stampe, sulle statuette, sui quadri, per non parlare di tutte le curiosità naturalistiche, tecnologiche (penso per esempio all’utilizzo della camera oscura) e mineralogiche, pur sempre coltivate da Dávila all’insegna di un’enciclopedica unità del sapere. Ma, intanto, un primo passo importante lo abbiamo fatto: ciò che più conta è che siano stati i nostri studenti a farlo, dedicandosi loro stessi all’edizione elettronica di un testo così ricco che ora è destinato a circolare anche sul web.

Consulta qui il testo del solo inventario in pdf (i saggi introduttivi sono disponibili solo nella versione cartacea del volume, edito a cura di UniversItalia editrice):

Davila-FRONTESPIZIO-CATALOGUE