“Theatrum crudelitatum haereticorum nostri temporis” (1587), p. 35

La scena qui illustrata si svolge dentro due stanze dell’abitazione di un cittadino di Angoulême, tale Papin. Il taglio teatrale della composizione permette all’osservatore di assistere direttamente, come trovandosi al teatro, appunto, alle barbarie compiute. A sinistra si vedono una trentina di uomini imprigionati, lasciati morire di fame, dove addirittura un prigioniero è rappresentato mentre morde la spalla ad un altro per nutrirsene, in un disperato atto di cannibalismo; a destra, invece, un uomo viene trascinato nudo avanti e indietro su un asse di legno dai suoi tre aguzzini. All’esterno, grazie alle aperture finestrate, scorgiamo sei uomini in piedi legati ad un palo e dati alle fiamme.

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