DE PILES, Roger (1772 [1699])


De Piles, Roger (pseudonimo di Jean-François Tortebat), L’Idea del perfetto pittore per servire di regola nel giudicio, che si deve formare intorno alle opere de’ pittori. Accresciuto della maniera di dipingere sopra la porcellana,  smalto, vetro, metalli e pietre, ec. In Venezia 1772, presso Francesco Locatelli a San Bartolommeo. Con licenza de superiori e privilegio.

Nato a Clamecy nel 1635 e morto a Parigi nel 1709, François Tortebat, noto come Roger De Piles, fu diplomatico e segretario al servizio dell’ambasciatore Amelot de la Houssaye, che seguì nelle sue missioni, per conto di Luigi XIV, a Venezia, in Portogallo, in Svezia e nei Paesi Bassi. Acquistò grande fama come ritrattista ed incisore, ma soprattutto come critico d’arte. Durante la Guerra della Lega d’Augusta, fu arrestato all’Aia, nel sud dell’Olanda, con l’accusa di spionaggio e detenzione di passaporto falso. Perciò fu imprigionato per oltre cinque anni. Proprio durante gli anni di prigionia scrisse L'Abrégé de la vie des peintres, avec des réflexions sur leurs ouvrages et un traité du peintre parfait, edita sotto lo pseudomino di Roger de Piles.

Al suo ritorno in Francia si ritirò dal servizio diplomatico, dedicandosi alla stesura delle sue più importanti opere teoriche e storiche. Nel 1699 fu nominato Conseilleur Honoraire dell’Academie Royale.

Segnaliamo, in cronologia, i suoi testi di interesse storico-artistico, pubblicati tutti sotto lo pseudonimo di Roger De Piles: Abrégé d'anatomie, accommodé aux arts de peinture et de sculpture. Par M. de Piles… Mis en lumiére par François Tortebat, peintre du roy dans son Academie Royale de peinture e de sculpture, 1667; De Arte Graphica (1668) [Traduzione dal latino al francese dell’opera di Charles Alphonse Du   Fresnoy], enrichi de remarques, revù, corrigé et augmenté par Monsieur de Piles; Dialogue sur le coloris, 1673; Le Cabinet de Monseigneur le Duc de Richelieu, 1676; Lettre d'un français à un gentilhomme flamand, 1676; Conversations sur la connaissance de la peinture et sur le jugement qu'on doit faire des tableaux, où par occasion il est parlé de la vie de Rubens.Parigi, 1677; La Vie de Rubens, 1681; Dissertation sur les ouvrages des plus fameux peintres, 1681; Eléments de peinture pratique, 1684; Abrégé de la vie des peintres avec des réflexions sur les ouvrages et un traité du peintre parfait, de la connaissance des desseins et de l’utilité des estampes, presso FrancÌœois Muguet, Parigi 1699; Cours de peinture par principes avec un balance des peintres, 1708.

Nelle sue opere principali, Conversations sur la connaissance de la peinture (1677),Abrégé de la vie des peintres(1699), L’idée du peintre parfait (1699), emerge sempre, come punto nodale, l’attenzione alla personalità individuale dell’artista e alla libertà d’espressione contro i vincoli accademici. Pur essendo stato nominato Consigliere Onorario dell’Accademia di pittura e scultura a Parigi, De Piles si espresse contro i principi dell’insegnamento accademico affermando il valore del «colorito», inteso come importantissima riprova di stile e di temperamento personali.

Nella sua ultima fatica, Cours de peinture par principes avec un balance des peintres, edita a Parigi nel 1708, De Piles enunciò i principi fondamentali della pittura con una notevole capacità critica, facendosi erede della dottrina artistica del XVII secolo.

Abbiamo scelto qui di pubblicare L'Idée du peintre parfait, nella sua traduzione italiana, stampata a Venezia nel 1772. Questo testo è inserito nell’opera L’Abrégé de la vie des peintres avec des réflexions sur les ouvrages  et un traité du peintre parfait, de la connaissance des desseins, et de l’utilité des estampes  e ne costituisce il primo libro.

L’Abrégé de la vie des peintressi compone di sette libri; l’argomento è organizzato dal suo autore seguendo la successione dei diversi artisti tenendo conto di una suddivisione geografica delle scuole pittoriche, italiane ed europee («Parlo dei principali pittori che hanno contribuito al rinnovamento della pittura, e che l’hanno elevata al grado di perfezione o infine di quei  lavori  che sono stati introdotti nei gabinetti dei curiosi!»).

Il primo libro consiste ne L'Idée du peintre parfait, un manuale di pittura rivolto essenzialmente agli artisti ma, come lo stesso autore afferma, scritto in un linguaggio comprensibile da parte di chiunque volesse avvicinarsi alla conoscenza della pittura, offrendo una facile guida sulle tecniche artistiche e sulle loro applicazioni. Iniziando dalla considerazione che gli artisti non debbano essere mai privi d’ingegno e d’inclinazione, l’autore valuta l’importanza del concetto di “gusto”, prosegue fino ad affrontare l’esame dell’essenza della pittura sottolineando l’importanza del disegno e l’utilità delle stampe.

Vi furono tre edizioni italiane de L'Idée du peintre parfaitdal titolo. L’idea del perfetto pittore per servire di regola nel giudicio, che si deve formare intorno alle opere de’ pittorifu stampata per a prima volta a Torino nel 1769 (un esemplare era registrato nella Biblioteca di Leopoldo Cicognara); una seconda e una terza edizione risalgono al 1771 e al 1772, entrambe veneziane.

Il testo qui riprodotto è quello della terza edizione italiana, edita presso Francesco Locatelli in Venezia nel 1772. Osserviamo come il traduttore abbia liberamente modificato alcuni passi del testo originale de L’Idée du peintre parfait, come appare evidente nel Capitolo XXVI De l’utilité des Estampes e de leur usage, precisamente da pagina 60 a pagina 62; ma non mancano errori e sviste, come nel caso di Boetius Bolswert, che insieme a suo fratello Schelte era stato tra i divulgatori dei dipinti di tematica religiosa e dei paesaggi di Rubens. Nel testo che stiamo presentando, l’autore della traduzione italiana ha confuso stranamente il nome di Bolswert con quello di un meno noto Bascheerts.

L’Idée du peintre parfait consta di ventotto capitoli e ottantacinque pagine, mentre l’edizione veneziana presenta, al termine dell’opera stessa, il commento di Francesco Algarotti alla famosa Bilancia Pittoricache il De Piles scrisse nel Cours de peinture par principes avec un balance de peintresdel 1708, seguita da una aggiunta inserita dall’editore a conclusione di questa edizione veneziana, dal titolo Della maniera di dipingere sopra la porcellana, smalto, vetro, metalli e pietre, ec.

Laura Catelli (Università degli Studi di Roma "Tor Vergata")

 

Bibliografia essenziale.

DE BONI, Filippo, Biografia degli artisti, Venezia 1840.

DE PILES, Roger, L'Abrégé de la vie des peintres, avec des réflexions sur leurs ouvrages et un traité du peintre parfait, F. Muguet, Parigi 1699.

DE PILES, Roger, L’idea del perfetto pittore, Locatelli, Venezia 1772.

MIROT, Léon, Roger de Piles Peintre, amateur, critique, Membre de l’Académie de Peinture (1635-1709), Paris, Jean Schemit, 1924.

pdf pubblicato il 10 giugno 2012:

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