Teoria della prassi vitruviana tra XV e XIX secolo


Il  quarto fascicolo (II, 2012, 2) di Horti Hesperidum offre, per cura di Elena Granuzzo e Carmelo Occhipinti, una raccolta di studi dedicati ai problemi della esegesi e della tradizione vitruviana in Italia e in Europa tra Cinque e Ottocento. Articoli di:

- C. Occhipinti, Editoriale;
- Paolo Sanvito, Il ruolo dei diagrammata e schemata nelle edizioni di Vitruvio a cura di Barbaro: di nuovo sull’architettura come scientia;
- Antonio Becchi, Il corpo dell’ inventio: Vitruvio interprete di Archimede;
- Jeroen Goudeau, Going round in circles. Circumbulate the Vitruvian volute in early modern architectural Theory;
- Elena Granuzzo, Luci ed ombre nel ‘De Architectura’ tra Sette e Ottocento: alcune edizioni vitruviane a confronto.

Una breve sezione miscellanea è intesa, per lo più, a prosecuzione del precedente fascicolo della stessa annata, che si concentrava sull’esame della varia fortuna dell’Oriente nelle collezioni d’arte italiane tra XVI e XIX secolo. Articoli di:

- Valentina Colonna, Lo ‘stile musulmano’ nei manuali d’arte dell’Ottocento in Italia. Fonti e modelli di riflessione;
- Riccardo Rosati, Storia di un salotto mondano: oggetti orientali e orientaleggianti della Fondazione Primoli;
- Raffaella Picello, Folgori futuriste a Ferrara dagli anni venti allo scoppio della seconda guerra mondiale. Tato, Marinetti e il gruppo futurista Savaré tra riviste e aeropittura.

Ad arricchire la Biblioteca elettronica di «Horti Hesperidum» sono pubblicati on line, a supplemento dello stesso II fascicolo del 2012, il Progetto per ridurre a compimento il Regio Museo di Dresdapresentato da Francesco Algarotti ad Augusto III di Sassonia nel 1742 (secondo l’edizione, curata da Lucia Antonelli, ricavata dall’ottavo tomo delle Opere del conte Algarotti, apparso a Venezia presso Carlo Palese nel 1792); il Saggio sopra l’Accademia di Francia a Roma, pubblicato dallo stesso Algarotti per la prima volta nel 1763; l’Elogio storico del cavaliere Giovanni Battista Piranesi, celebre antiquario ed incisore di Roma, composto da Giovanni Ludovico Bianconi nel 1779 per l’«Antologia Romana»; il primo volume, su Antichità e Medioevo (1888), del manuale di Decorazione e Industrie Artistiche (1888-1889) composto da Alfredo Melani ad uso degli studenti delle accademie d’arte ed ora disponibile, interamente digitalizzato a cura di Valentina Colonna, nel formato pdf.